Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che i cittadini hanno diritto al pagamento della TARI ridotta se il servizio non risulta svolto in modo regolare.
Lo sostiene la pronuncia 5433/2023: nello specifico la decisione si sofferma sulle cosiddette “riduzioni tecniche“, vale a dire quelle previste in caso di mancato o irregolare svolgimento del servizio.
La sentenza si occupa di dare risposta a un soggetto che aveva impugnato alcuni avvisi di accertamento dedicati alla tassa rifiuti dovuta, a quanto segnalato, anche in mancanza di un adeguato sistema di gestione della raccolta.
Ecco quali sono stati i principi di diritto enunciati dai giudici.
La Cassazione ribadisce che il cittadino che non fruisce a proprio beneficio di un servizio pubblico quale quello della raccolta dei propri rifiuti ha diritto a degli “sconti” sul tributo.
Si tratta infatti di quelle “riduzioni tecniche” cui si faceva riferimento all’inizio dell’articolo: queste infatti regolano le situazioni in cui si realizza una contrazione del servizio, e quindi dei costi per il suo espletamento, per motivi oggettivi e a favore di una pluralità indistinta e generalizzata di utenti.
L’agevolazione deve essere pertanto garantita a priori, anche senza una espressa previsione indicata all’interno del regolamento comunale.
Infatti per ottenere lo sconto sulla tassa rifiuti non bisogna dimostrare di aver subito un effettivo danno o di aver dovuto tenere le finestre chiuse a causa dei cattivi odori; né bisogna munirsi di fotografie che ritraggono i cumuli di immondizia. L’unico “onere” in capo al cittadini è quello di dimostrare i presupposti normativi per la riduzione del tributo.
In ogni caso se il comune non riesce a garantire il corretto e regolare servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ai fini del pagamento della tassa, è sempre responsabile, al di là delle cause che hanno determinato il disservizio.
Facendo un riepilogo completo sui vari casi in cui si può beneficiare dell’agevolazione, si ricorda che, per legge, le riduzioni obbligatorie previste sono le seguenti:
Il comune ha, inoltre, facoltà di introdurre con proprio regolamento:
Potete consultare qui di seguito il testo completo della Sentenza.