Tutto quello che devono sapere i cittadini sulla nuova qualità del servizio rifiuti

cittadini-qualita-servizio-rifiutiNel parlare di qualità del servizio rifiuti in Italia probabilmente le risposte dei cittadini sarebbero le più variegate, dalle valutazioni più critiche più spietate a quelle maggiormente positive.

In ogni caso la vera notizia è che dal 1° gennaio 2023 ci saranno nuove regole valide per tutti. A definirle è stata l’Arera, autorità per la regolazione per energia reti ed ambiente, che dal 2019 oltre al gas energia ed acqua regolamenta anche il servizio rifiuti.

Fino ad oggi la regolamentazione ha toccato solo il metodo tariffario dove sono stati inseriti meccanismi di maggiore controllo dei costi e tariffe legate all’effettivo costo.

Le novità in materia di qualità dal 1° gennaio 2023

Ma torniamo alla qualità, cosa cambierà dal 1° gennaio 2023?

I cittadini di fatto avranno un set standard di diritti che dovranno essere pubblicati nella carta della qualità e sul sito del comune e dei gestori.

La carta dei servizi in particolare sarà il documento in cui si troverà l’insieme degli impegni dell’amministrazione e dei gestori nei riguardi dei cittadini sugli standard della qualità.

Livello di partenza della qualità del servizio

Alle amministrazioni Arera ha chiesto di scegliere il livello di partenza della qualità del servizio ed ha definito 4 schemi di riferimento, in cui:

  • lo schema 1 è quello minimo
  • passando per il 2 e 3, schemi intermedi
  • fino ad arrivare allo schema 4 che è quello avanzato.

Il primo passo è quindi verificare quale sia lo schema di partenza scelto dal vostro comune.

Moduli e servizi minimi

In ogni caso dal 1° di gennaio 2023 i cittadini dovranno avere a loro disposizione strumenti importanti come moduli per:

  • attivazione, variazione o cessazione del servizio;
  • reclami o informazioni
  • rettifica degli importi addebitati

A tutti questi è legato non solo l’obbligo di risposta ma, per gli schemi dal II al IV anche un tempo massimo di risposta.

Tra i servizi minimi compare anche

  • il call center
  • la raccolta domiciliare degli ingombranti
  • ed il servizio di pronto intervento h24.

Da non sottovalutare c’è l’obbligo di pubblicare la mappatura delle dotazioni della raccolta ed il calendario di raccolta e spazzamento e lavaggio strade.

Programmi operativi

Il programma delle attività di raccolta e trasporto e spazzamento e lavaggio delle strade deve essere ben dettagliato e deve prevedere per ciascuna strada/via l’indicazione della data e fascia oraria di svolgimento, per cui avrete il diritto di sapere sotto casa vostra in che giorno della settimana ed a che ora è programmata la raccolta e lo spazzamento.

Rispettare le tempistiche

Per lo schema II III o IV a tutto quanto sopra si aggiunge l’obbligo di rispettare delle tempistiche ben precise e di registrare le performance da dover inviare e poi poter rendere pubbliche.

Ad esempio, il tempo per recuperare un servizio di raccolta non fatto è di 24 ore per la raccolta domiciliare ed arriva ad un massimo di 72 ore per la raccolta stradale con nelle zone con media o bassa intensità abitativa. Tempistiche simili sono previste per lo spazzamento e lavaggio.

Cosa devono fare i cittadini?

Il documento è molto lungo e dettagliato ma, come detto prima l’invito per i cittadini è quello di:

  • verificare sul sito del comune se e come ha scelto lo schema di riferimento (sperando per voi che sia il più alto possibile)
  • e poi dal 1° gennaio 2023 potrete verificare se i servizi sono coerenti con le scelte fatte, a partire dalla pubblicazione della carta della qualità.

I diritti sono preziosi e bisogna monitorare che vengano rispettati e ricordatevi che, da ora, sui rifiuti, avete in Arera un’amica in più.

 

 

Fonte: lentepubblica.it, articolo di Francesco Iacotucci, consulente IFEL – Fondazione ANCI